martedì 31 luglio 2018

COLPO DI CALORE


⚠ COLPO DI CALORE ⚠

Il colpo di calore è la conseguenza più grave che può derivare dall'incremento anomalo della temperatura dell'organismo oltre i 40°C.

In questa condizione è fondamentale intervenire il prima possibile per bloccare aumento ulteriori incrementi della temperatura che risulterebbero fatali.

Che cos'è il colpo di calore?

Il colpo di calore può colpire l'individuo di qualsiasi età, ma a correre più rischi sono gli anziani che hanno superato i 65 anni e i bambini piccoli.

Intervenire per tempo è fondamentale per evitare gravi complicazioni a livello di organi come il cervello, il cuore, i reni e i muscoli.

Nei casi più gravi può portare al decesso.

Una delle possibili complicazioni è, infatti, lo shock causato da un'improvvisa riduzione della pressione arteriosa.

Quali sono le cause del colpo di calore?

Il colpo di calore può essere causato da temperature elevate e climi umidi o da un'attività fisica molto intensa esercitata in ambiente caldo-umido.

Nel primo caso, più frequente fra gli anziani e in chi soffre di patologie croniche, sono le condizioni ambientali a scatenare l'aumento della temperatura corporea.

Nel secondo, è l'esercizio fisico, specie se condotto in giornate o ambienti caldi e umidi che non favoriscono la dispersione del calore corporeo che si produce a causa del movimento.

Quali sono i sintomi del colpo di calore?

La caratteristica principale del colpo di calore è l'innalzamento della temperatura corporea a valori pari o superiore a 40 °C.

In queste condizioni, vi può essere, nausea e vomito, pelle arrossata talora con perdita della capacità di sudorazione, respirazione o battiti cardiaci accelerati, mal di testa, crampi o debolezza muscolare, stato confusionale e perdita di conoscenza.

Come prevenire il colpo di calore?

Per prevenire il colpo di calore è importante:

- evitare di vestirsi in modo eccessivo;
- al sole, indossare abiti chiari;
- bere molto;
- prestare attenzione al caldo ambientale se si assumono farmaci che alterano la capacità del corpo di mantenersi idratato, come ad esempio i diuretici;
- non rimanere mai (né lasciare mai bambini anche per breve tempo) in un'automobile parcheggiata al sole;
- evitare l'attività fisica intensa nelle ore più calde della giornata;
- dare tempo all'organismo di adattarsi a climi caldi cui non è abituato.

La capacità di sudorazione, indispensabile per mantenere una corretta termoregolazione, è una funzione corporea "allenabile".
Infatti è stato riportato da autorevoli ricercatori che l'esposizione ripetuta a temperature ambientali elevate durante attività fisica comporta una diminuzione della quantità di sali escreti col sudore e un incremento della quantità di sudore prodotto che può arrivare a oltre 11 litri al giorno nel caso di militari sottoposti ad addestramento diurno nel deserto del Nevada.

Diagnosi

I sintomi del colpo di calore sono in genere sufficienti per poter formulare la diagnosi.

Nei casi più lievi, il medico potrebbe ritenere opportuno prescrivere alcuni esami tra cui:

un esame del sangue per valutare i livelli degli elettroliti (sodio, potassio, magnesio e cloro) e della funzionalità renale e muscolare.

un esame delle urine (in genere più scure in caso di colpo di calore), che anche contribuisce a verificare lo stato della funzionalità renale.

Trattamenti

In caso di sospetto colpo di calore è fondamentale cercare immediatamente l'aiuto di un medico o del soccorso sanitario 118 .

In attesa del suo arrivo è necessario cercare di abbassare la temperatura corporea:
- spostando all'ombra la vittima del colpo di calore e togliendo gli abiti in eccesso;
- con impacchi freddi sulla testa, sul collo, sotto le ascelle e all'inguine;
- vaporizzando, se possibile, dell'acqua sul corpo per facilitare l'abbassamento della temperatura cutanea attraverso i processi di evaporazione.

Il personale sanitario potrebbe poi procedere:

- immergendo il paziente in acqua fredda;

- vaporizzando sul corpo del paziente dell'acqua;

- raffreddando il paziente con ghiaccio o coperte refrigeranti.

Fonte: HUMANITAS

CANI - COLPO DI CALORE

⚠ CANI - COLPO DI CALORE ⚠

Con l’aumento delle temperature il nostro organismo è messo a dura prova, soprattutto quello dei nostri amici a quattro zampe, che non avendo la possibilità di sudare, sono esposti al colpo di calore.
Per evitare danni irreparabili, è opportuno non lasciare gli animali al sole per troppo tempo e riconoscere subito quali sono i campanelli d’allarme.

I segni più comuni sono:

- Ansimare affannosamente è uno dei primi sintomi che riconduce al colpo di calore, soprattutto se seguito dal vomito;

- La diarrea è un sintomo che potrebbe essere collegato al colpo di calore, soprattutto se presenta tracce ematiche;

- La disidratazione, associata ad una sete estrema è un’altro segnale non trascurabile;

- Mucose iperemiche, ovvero gengive e congiuntive degli occhi iniettate di sangue, possono essere sintomo di malessere;

- Letargia, ovvero il cane appare apatico e depresso.

- Si potrebbe manifestare anche uno stato confusionale con svenimento alle quali potrebbero sopraggiungere convulsioni più o meno violente.

Quindi ecco alcuni semplici consigli per evitare che il vostro cane sia a rischio colpo di calore;

non uscire nelle ore più calde della giornata, evitare le attività fisiche troppo stressanti al parco;

portarsi dietro sempre una ciotola ed una bottiglia di acqua fresca (ma non ghiacciata);

non lasciare mai il cane in auto, garantire al cane un posto all’ombra in casa o in giardino, proteggere il cane in spiaggia con le creme solari specifiche e tenendolo all’ombra, ben idratato.

Trasportare l’animale in un luogo fresco e ventilato, possibilmente riparato dal sole, potrà salvargli la vita.

Un po’ d’acqua per farlo bere, ma senza fretta e poco per volta, quindi è indispensabile consultare subito un veterinario che potrà visitarlo fornendogli la cura migliore.

Cosa fare se sospettiamo un colpo di calore?

Ecco alcuni consigli:

- Abbassare la temperatura corporea applicando un panno bagnato con acqua fresca (ma non ghiacciata) su testa, collo, gola e zampe;

- Mentre si applica il panno bagnato fresco è opportuno massaggiare il cane delicatamente per favorire il ripristino della corretta circolazione sanguigna;

- Contattare e dirigersi il prima possibile da un veterinario per un check-up che escluda complicazioni;

- Prevedere almeno un paio di giorni di riposo assoluto in un ambiente fresco senza sottoporre il cane a ulteriori stress (per esempio un viaggio in auto).

mercoledì 18 luglio 2018

PREVENZIONE INCENDI BOSCHIVI

COME EVITARE GLI INCENDI BOSCHIVI


Non accendete falò e fuochi nei boschi durante le scampagnate e servitevi delle apposite aree attrezzate.

Quando fate escursioni nei boschi non parcheggiate l’automobile a contatto con l’erba secca: il calore della marmitta può innescare un incendio.

Non abbandonate rifiuti sul terreno, perché facilmente infiammabili, riponeteli negli appositi contenitori.

Non gettare mai mozziconi di sigaretta o fiammiferi ancora accesi.

Nei mesi più caldi non bruciate le stoppie, la paglia e altri residui vegetali in modo incontrollato.

COSA FARE IN CASO DI INCENDIO BOSCHIVO

Chiamate uno dei seguenti numeri:

115, il numero nazionale di pronto intervento del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco

1515, il numero nazionale di pronto intervento del Corpo Forestale dello Stato

Tentate, se potete, di spegnerlo ma solo se siete certi di una via di fuga: una strada o un corso d’acqua.

In ogni caso, mettetevi con le spalle al vento, battete una frasca o un ramo verde la piccola zona incendiata fino a soffocare il fuoco.

Se malauguratamente rischiate di essere raggiunti dal fuoco, conviene tentare di aggirarlo lungo i fianchi,dove l’intensità delle fiamme è minore, passare nella zona già bruciata, e mettendovi in posizione di sicurezza, sopravento, attendete i soccorsi.

È bene non sostare in luoghi sovrastanti l’incendio o in zone verso le quali soffia il vento.

Non sostate lungo le strade in prossimità dell’incendio: potreste intralciare le squadre di intervento.

Se la strada è chiusa, non accodatevi e tornate indietro.

Non attraversate la strada invasa dal fumo e dalle fiamme.

Indicate alle squadre antincendio le strade o i sentieri che conoscete e mettete a disposizione le vostre riserve d’acqua.

(FONTE PROTEZIONE CIVILE)

BAMBINI DIMENTICATI IN AUTO

⚠️ BAMBINI DIMENTICATI IN AUTO ⚠️



👶 NON DIMENTICARMI! 👶

Ci sono anche io! - Bambini in auto "MAI PIU' DA SOLI".

La campagna ASAPS Estate 2018 con utili consigli per non dimenticare i bimbi a bordo del veicolo.

“Voltati ci sono anche io” sono parole che devono far riflettere.

E’ questo il titolo della campagna ASAPS, l’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale che fin dal 1991 si batte per la sicurezza stradale.

Il tema è importantissimo, perché lasciare un bambino in auto con il caldo estivo e i vetri chiusi vorrebbe dirlo condannarlo a morte sicura, in quanto in auto in pochi minuti si raggiungono temperature elevatissime.
Non è giustificabile nemmeno pensare di lasciare il piccolo con il vetro semi aperto, perché il forte tasso di umidità ristagna dentro le lamiere che diventano roventi in pochi minuti inoltre  i vetri si  scaldano in fretta  formando  il cosiddetto effetto serra all’interno dell’autovettura.

L’ipertermia che si crea non lascia scampo e il piccolo, disidratato.

I motivi che possono portare a dimenticare i bambini in auto sono molteplici, ma ciò che può prevalere è un “sovraccarico” del cervello che va come in protezione dell’individuo e si spegne.

In Italia tra il 2011 e il 2018 sono morti in questo modo atroce 10 bambini, mentre altre decine sono stati salvati in extremis; negli Stati Uniti sono invece deceduti nel solo 2017 ben 42 bambini lasciati in auto. (Fonte ASAPS)

Il Presidente ASAPS Giordano Biserni dice:

“Ogni anno nel mondo e anche nel nostro Paese assistiamo ad episodi particolarmente gravi in cui muoiono centinaia di bambini, a causa di colpi di calore a bordo di veicoli chiusi, al cui interno vengono dimenticati figli o nipoti, oppure perché gli stessi giocando hanno inavvertitamente chiuso il mezzo, rimanendovi intrappolati.

Le tragedie familiari sono immense, il dolore della perdita di un figlio si trasforma spesso in profonde crisi psicologiche di una famiglia che continua a vivere nel rimorso e spesso se ne esce solamente creando associazioni che iniziano a sensibilizzare sul delicato tema della salute dei nostri bimbi.

Di seguito elenchiamo i dieci consigli del ministero della Salute fin dal 2015 e ripresi dalla campagna ASAPS:

-Se vedi un bambino solo in auto e nessun adulto nei paraggi chiama immediatamente il 112 (numero unico europeo per le emergenze) o il 113;

-Se trasporti sul sedile posteriore della tua auto un bambino: lascia i tuoi oggetti personali (borsa, telefono, valigetta, ecc.) sul sedile posteriore, vicino al piccolo.
Per non dimenticare il piccolo appoggia gli oggetti personali del bambino (pannolini, borse e biberon) sul sedile anteriore, in modo che ti ricordino la presenza del bambino;

-Quando accompagni il bambino al nido o all’asilo aggiungi sul programma dell’agenda del tuo computer o del telefonino un “promemoria” (oppure scrivilo sulla tua agenda di carta), che può segnalarti se hai portato o meno il bambino a destinazione, come programmato;

-Ogni volta che si verifica un cambiamento di programma nel riprendere o nell’accompagnare il bambino, comunicalo al partner o a una persona di fiducia;

-Chiedi alla persona che si prende normalmente cura del bambino (ad esempio la responsabile dell’asilo o del nido o la babysitter) di avvertirti se il bambino non è stato accompagnato all’asilo o al nido, come di solito accade;

-Installa un dispositivo di allerta, sonoro o luminoso, che si attiva quando spegni il motore e ti allontani senza prendere con te il piccolo;

-Quando in macchina non c’è nessuno, chiudi le portiere e il bagagliaio posteriore e tieni le chiavi lontano dalla portata dei bambini.
Uno dei rischi è che i bambini entrino nel bagagliaio all’insaputa dei genitori per fare dei giochi o per semplice curiosità.
Quando in una villetta o in un cortile di condominio non si riesce più a trovare un bambino, verifica immediatamente l’auto e il portabagagli;

-Prima di chiudere un veicolo, accertati che tutti i passeggeri siano scesi, in modo particolare i bambini che durante il viaggio possono essersi addormentati;

-Chiudi sempre l’auto a chiave e spiega ai bambini che l’auto non è un luogo di gioco o per nascondersi;

-Nel caso in cui ci si accerti della presenza di un bambino all’interno dell’auto da diverso tempo, chiama immediatamente il 118 che può fornire i primi consigli in attesa dell’arrivo del personale medico e sanitario.

(Fonte ASAPS)

EMERGENZA CALDO - CONSIGLI UTILI

ALCUNI CONSIGLI UTILI



Scegliere le prime ore del mattino per rinfrescare i locali dell’abitazione.

Impedire l’ingresso dei raggi solari con tende alle finestre, persiane, veneziane e vetri scuri per controllare la temperatura delle stanze.

Soggiornare nelle zone più fresche della casa trascorrere poco tempo ai piani alti delle abitazioni con tetti e solai.

Limitare l’uso dei fornelli e del forno.

Bere almeno 2 litri di acqua al giorno.

Lavarsi con acqua fresca per abbassare la temperatura corporea.

Evitare di uscire nelle ore calde della giornata (dalle 11 alle 17) ed evita l’esposizione diretta al sole.

Preferire vestiti di colore chiaro, non aderenti e possibilmente di cotone e lino (evita fibre sintetiche).

Non dimenticare occhiali da sole e cappello.

(Fonte Ministero della Salute)

Carissimi, non intendiamo intralciare le attività di altre associazioni e i servizi offerti dall'amministrazione comunale, ma come As...